Articolo di Paolo Deotto

UNA PROPOSTA PER I 150 ANNI DI UNITA’: SE PROVASSIMO A DIVENTARE UN PAESE CIVILE, SMETTENDO DI ASSASSINARE BAMBINI? – di Paolo Deotto

Come era inevitabile, siamo in piena immersione nella retorica dei 150 anni di Unità d’Italia. Come si è realizzata questa unità è notorio, e un minimo di intelligenza imporrebbe di passare il tutto sotto silenzio. Invece no: parole a tonnellate per festeggiare non si sa cosa.

Non voglio qui ripetere cose già scritte da Autori ben più illustri di me. Il saccheggio del Sud, la violenza alla Chiesa, e mille altre piacevolezze hanno contraddistinto l’espansione del Regno di Sardegna.

Ma l’Italia, già si è giustamente detto, esisteva ben da prima. Esisteva come unità di religione, cultura, lingua. L’Italia di Dante, di Leonardo, di Manzoni, di innumerevoli artisti e santi era una luce di civiltà nel modo. Era il Paese illuminato dalla Fede cattolica, che ospitava il Vicario di Cristo.

Era: non lo è più.

È ovvio che arrivati all’anno 2011 sarebbe assurdo voler disfare il minestrone che ormai si è fatto (anche se nessuno può conoscere il futuro…). Ma è anche profondamente ridicolo rotolarsi nella retorica unitaria. E in fondo è giusto che uno sguaiato comizio patriottardo sia stato tenuto da Benigni, che è un ottimo attore: comico

Ma se l’Italia volesse, in occasione dei suoi 150 anni di unità, fare qualcosa di veramente degno, potrebbe rientrare tra le nazioni civili. Perché, non siamo una Nazione civile? Nossignori. Non lo siamo assolutamente. È perfettamente inutile che ci scandalizziamo se Gheddafi fa bombardare quelli che lo contestano, se nel mondo ci si ammazza e sbudella.

Cosa facciamo noi, Paese civile, legittimista, con turni di mistica adorazione della Costituzione? Ammazziamo i bambini. Sissignori.

Vorrei ricordare che in Italia l’aborto è stato reso legittimo da una sciagurata legge 194, firmata da sciagurati democristiani felloni. E non stiamo a dire che l’aborto è legittimo in tante Nazioni: se una porcheria viene fatta da tanti, non per questo cessa di essere una porcheria.

Buttiamo nel cestino del pattume i quintali di carta su cui sono già scritti tanti discorsi, tutti uguali, tutti inutili. SEI MILIONI DI VITTIME INNOCENTI PESANO SULLA COSCIENZA DELL’ITALIA. SE AMIAMO VERAMENTE LA NOSTRA PATRIA, INVECE DI ROTOLARCI NELLA RETORICA DEI 150 ANNI, FACCIAMO DI TUTTO PER EVITARE ALTRI OMICIDI. PERCHE’ L’ABORTO E’ QUESTO: UN CRIMINE ABOMINEVOLE, IL PIU’ TURPE TRA GLI OMICIDI, PERCHE’ COLPISCE UN INNOCENTE TOTALMENTE INDIFESO.

Attualmente in Parlamento non ci risulta che esista alcun progetto di legge per l’abolizione della legge 194. Esistono a livello regionale diverse lodevoli iniziative, che però, pur salvando tante vite, non possono agire su una legge nazionale che continua a legittimare l’assassinio

Però ognuno di noi può, da subito, fare il possibile perché l’Italia diventi un Paese civile. Ci sono associazioni, movimenti, comitati, che stanno conducendo un costante lotta contro l’aborto. E il fine di queste iniziative è salvare vite umane innocenti e ridare all’aborto il posto che gli spetta, quello di un crimine odioso punito dalla legge.

Voglio qui ricordarvi solo alcuni dei tanti gruppi benemeriti che si battono contro l’aborto. Su ognuno di essi torneremo con altri articoli.

Anzitutto il comitato no194, che si adopera per organizzare un nuovo referendum abrogativo della legge 194. Portavoce nazionale del comitato è l‘avv. Pietro Guerini, amico e collaboratore di Riscossa Cristiana

Poi il Comitato Verità e Vita, in prima linea nella difesa della vita.

E ricordiamo anche il gruppo “Ora et labora in difesa della Vita”, guidato dall’indomito infermiere Giorgio Celsi (info 346.7035866)

Ricordiamo “Militia Christi

Ricordiamo l’importantissima iniziativa del Movimento per la Vita, il numero verde SOS VITA 8008-13000 al quale può rivolgersi ogni donna che sta vivendo, quasi sempre in solitudine, situazioni drammatiche che possono portare a sciagurate scelte. Otterrà non solo consigli, ma anche concreti aiuti.

Ricordiamo il Fondo Nasko della Regione Lombardia (volutamente ignorato dagli abortisti), che assicura un sostegno economico per 18 mesi alle madri in gravi difficoltà.

Questo elenco è incompleto, e con l’occasione ripetiamo quanto già scritto tante volte: ogni iniziativa a  FAVORE DELLA VITA troverà su Riscossa Cristiana ospitalità e tutto il possibile aiuto per essere diffusa.

Questa vuol essere quindi la  nostra proposta per i 150 anni dell’unità d’Italia: facciamo tornare il nostro Paese nella civiltà, nell’umanità, nel rispetto dei diritti naturali. Così potremo sentirci orgogliosi della nostra Patria.

Preghiamo il Signore incessantemente, perché l’aborto è una delle più perfide opere del demonio, e impegniamoci con tutte le nostre forze. Le iniziative non mancano. Ma bisogna muoversi, svegliarsi dal torpore, capire che non è vero che “non si può fare nulla”.

Se realmente abbiamo Fede, possiamo fare tutto

Info su Giorgio

Sono un Infermiere, scrivo libri e da molti anni sono attivo nel volontariato pro life per quanto riguarda la difesa della vita dal concepimento al termine naturale. Sono presidente dell'associazione "Ora et Labora in difesa della vita"
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